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Immagine del redattoreBarbara Furcas

Quando e come insegnare le lettere ai bambini?

Aggiornamento: 10 mag 2022

L'apprendimento della lettura e della scrittura è un processo di fondamentale importanza nello sviluppo del bambino. Tale processo si realizza principalmente nel primo anno della scuola primaria, ma già a partire dalla scuola dell'infanzia (e soprattutto in presenza di difficoltà comunicativo-linguistiche) è importante che vengano messi in atto alcuni accorgimenti per permettere al bambino di raggiungere il massimo grado di apprendimento quando inizierà la scuola.


In generale già prima dell'età scolare possiamo proporre delle attività per potenziare quelli che sono i prerequisiti della letto-scrittura, ovvero un insieme di competenze che riguardano il linguaggio, l'attenzione, la memoria, le abilità visuo-percettive e la coordinazione motoria, e che sono alla base dei successivi apprendimenti scolastici. Inoltre, soprattutto per i bambini che presentano (o hanno presentato) difficoltà di linguaggio, può essere utile proporre attività di pre-alfabetizzazione, ovvero avvicinare i bambini alla conoscenza delle lettere.


Parleremo dei prerequisiti in un altro post (è un argomento davvero molto ampio e importante). Oggi invece ci dedicheremo solo alla pre-alfabetizzazione e cercheremo di capire quali sono i giusti tempi e quali sono le cose da fare (e da non fare!) per insegnare le prime letterine nel modo migliore, anche senza essere specializzati nel campo.


Quindi è giusto far conoscere le lettere prima dell'ingresso alla scuola primaria?

La prima cosa di cui dobbiamo tenere conto è l'interesse del bambino verso il mondo della lettura e della scrittura. Non vogliamo infatti forzarlo a imparare a leggere e scrivere come se fosse un "lavoro" o un'imposizione.

Al contrario, è importante avvicinare i bambini alle lettere in maniera spontanea e giocosa, sfruttando il loro interesse naturale. Questo si manifesta in genere a partire dai 4-5 anni, quando i piccoli iniziano ad essere attratti dalle lettere dell'alfabeto, manifestano curiosità e provano a scrivere qualcosa a modo loro.

A questo punto, è giusto assecondare la curiosità e iniziare ad avvicinare il bambino al mondo delle lettura, ma è importante farlo nel modo corretto. Anche se non siamo insegnanti, terapisti o educatori specializzati, infatti, possiamo sfruttare al meglio questa curiosità per massimizzare l'apprendimento.

Ricordiamoci sempre che il nostro obiettivo non è quello di insegnare a leggere e scrivere (per questo ci sarà tempo, e ci aiuterà il grande lavoro delle maestre della scuola primaria!), ma solo quello di prepararlo nella maniera ottimale ad affrontare i successivi apprendimenti scolastici.



 

Come insegnare ai bambini le prime letterine nella maniera più corretta?

La curiosità del bambino nei confronti del mondo delle lettere si rivolge non solo agli insegnanti della scuola dell'infanzia ma molto spesso anche ai genitori. Sono proprio i genitori che ricevono tante domande ma, non essendo specializzati nel campo, possono avere dei dubbi su come rispondere correttamente. Cosa fare quindi? Evitare le domande del bambino e liquidarlo con un "Chiedi alla maestra!"? Ovviamente no. Al contrario, accogliamo le curiosità e partiamo da queste per proporre al bambino piccole attività e giochi incentrati sul mondo delle lettere.


Se non abbiamo una formazione specifica, può capitare tuttavia di incorrere in piccoli errori che possono in qualche modo rendere meno efficace l'apprendimento del bambino. Ma niente panico! Questi errori sono facilmente evitabili, e possiamo porvi rimedio con dei piccoli accorgimenti molto semplici da applicare, anche per chi non è del mestiere.

Vediamo insieme quali sono gli errori più comuni e come fare per evitarli.


Errore n°1: Chiamare le lettere con il loro nome

Fino a qualche tempo fa, a scuola si imparavano le lettere dell'alfabeto con il loro nome esteso (es. "bi", "ci", "di", "effe", ecc.). Ora sappiamo che per apprendere a leggere e a scrivere è molto più utile per il bambino conoscere i suoni delle lettere, e non il loro nome.

Cosa fare invece? Anche se non è sempre facile (soprattutto perché noi abbiamo imparato le lettere con il loro nome!), sforziamoci di pensare a qual è il suono che corrisponde ad ogni lettera (es. F = "ffff"). Quindi la lettera F si chiamerà semplicemente "fffff" e non più "effe". Questo faciliterà l'apprendimento della letto-scrittura e creerà meno confusione quando il bambino entrerà a scuola. Infatti anche le maestre della scuola primaria, ormai, insegnano tutte le lettere con il loro suono.


Errore n° 2: Insegnare l'alfabeto o le vocali a memoria

Imparare a memoria tutto l'alfabeto non ha alcuna utilità nell'apprendimento della lettura e della scrittura. Le filastrocche e le canzoncine sull'alfabeto e le vocali, pur essendo piacevoli e divertenti da imparare, non insegnano al bambino a riconoscere le differenze tra le lettere.

Cosa fare invece? Partire dalle parole usate più di frequente (ad esempio il proprio nome o quello dei familiari) ed associare i suoni delle lettere alle parole in cui questi si presentano. Imparare che la lettera "A" è il primo suono di "Antonio e la "S" (sss) il primo suono di Sara darà luogo ad un apprendimento molto più significativo e aiuterà il bambino ad associare il grafema (che ha visto tante volte scritto nel suo nome) al suono corrispondente.


Errore n° 3: Ricopiare semplicemente le lettere

Quando il bambino inizia ad interessarsi al mondo delle lettere e ci chiede di scrivere qualcosa, spesso pensiamo di fargli ricopiare le letterine e lo sproniamo a farle "uguali" al nostro modello, ma questo esercizio si rivela poco utile se non gli spieghiamo come si formano le lettere.

Cosa fare invece? Per apprendere efficacemente la configurazione grafica di ogni lettera, è molto più utile costruire attivamente i grafemi, sfruttando diversi sistemi sensoriali. Costruire con il corpo, con la pasta da modellare, con i puzzle, le costruzioni, i bastoncini di gelato e tanto altro. Quando poi si passa alla matita, è bene insegnare fin da subito la corretta impugnatura e la corretta direzionalità di scrittura di grafemi, che aiuteranno il bambino a imparare a scrivere più facilmente quando entrerà alla scuola primaria.



 

Ecco fatto! Già evitare questi errori e adottare questi piccoli accorgimenti farà una grande differenza per i nostri bimbi, e li aiuterà ad apprendere più facilmente a leggere e scrivere una volta entrati alla scuola primaria.

Ricordiamo comunque che non dobbiamo forzare il bambino ad imparare le lettere, se non è motivato a farlo. Facciamo quindi molta attenzione, per evitare che si generino già in tenera età dei sentimenti negativi nei confronti della letto-scrittura e più in generale delle attività scolastiche.


Stuzzichiamo la curiosità dei bambini, creiamo attività divertenti, stimoliamo la motivazione con delle piccole sfide adatte al loro livello. Renderemo così l'apprendimento sereno e piacevole, e i nostri bimbi avranno ancora più voglia di iniziare la scuola primaria e imparare a leggere e a scrivere!

 

Se hai bisogno di aiuto per facilitare l'apprendimento delle prime lettere per il tuo bambino/a, prenota una consulenza gratuita e costruiremo insieme il percorso più adatto per voi.


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