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Immagine del redattoreBarbara Furcas

Logopedia a distanza nei più piccoli: è possibile?

Come forse già sapete, da qualche mese non effettuo più trattamenti in presenza e mi dedico esclusivamente alla logopedia a distanza. Ho già spiegato un po' di cosa si tratta e vi ho fatto conoscere diversi vantaggi della teleriabilitazione in questo articolo, ma ci sono sicuramente tante domande ancora senza risposta.

Una delle più gettonate (che mi viene rivolta sia da genitori che da colleghi) è questa:

C'è un'età minima per poter effettuare la riabilitazione a distanza?


La risposta è certamente molto complicata perché ogni caso è diverso e merita una specifica valutazione, ma in linea generale possiamo dire che non c'è un'età minima al di sotto della quale non si può fare teleriabilitazione.

Ma... Come si fa? Non possiamo certo immaginare un bambino di 12-24 mesi facendo riabilitazione davanti a uno schermo per 45 minuti!

La teleriabilitazione, infatti, cambia tantissimo e si trasforma a seconda dell'età del bambino (come del resto accade con i trattamenti in presenza!).


E con i bambini più piccini, c'è un solo grande e fondamentale segreto: il coinvolgimento attivo dei genitori. Ebbene sì, i genitori assumono un ruolo fondamentale nel trattamento dei bambini più piccoli. Questo succede sicuramente anche durante le sedute in presenza, ma in teleriabilitazione il coinvolgimento è decisamente maggiore e più incisivo, e il genitore assume un ruolo chiave nel trattamento.



Nella mia esperienza, ho effettuato trattamenti a distanza di tipo "diretto" (attività svolte direttamente con il bambino) solamente a partire dai 4 anni di età.

Ma ho preso in carico anche bambini più piccoli, proponendo un trattamento mediato dai genitori.


Questo tipo di trattamento si articola in genere in due momenti fondamentali.


In primo luogo si effettua un counseling parentale, che si realizza attraverso incontri con i genitori (in assenza del bambino). Si discute dei punti di forza e debolezza, vengono illustrate una serie di strategie da mettere in atto per promuovere il linguaggio e la comunicazione, si prova insieme a mettere in pratica queste strategie, ci si confronta su eventuali dubbi e perplessità.


In seguito (o in concomitanza con il counseling genitoriale) vengono effettuati degli incontri che coinvolgono sia il bambino che i genitori. I bambini molto piccoli, che non sono in grado di interagire attraverso uno schermo, svolgono le diverse attività di gioco esclusivamente con i genitori. I giochi e le strategie da utilizzare sono concordate in precedenza con il logopedista, che ha anche il compito di guidare i genitori durante il gioco, dare indicazioni e fornire un feedback continuo.


Nel caso di bimbi un po' più grandi, invece, è possibile proporre delle attività da svolgere tutti insieme: bambino, logopedista e genitore. Il bambino utilizza i suoi giochi e lo stesso può fare il logopedista di fronte allo schermo, cercando di massimizzare il coinvolgimento attraverso attività divertenti e motivanti (bolle, pasta da modellare, pupazzetti, travestimenti e tanto altro!).


In alcuni casi, sempre con i bimbi un po' più grandi, è possibile anche utilizzare dei giochi presentati sullo schermo del computer, ovviamente adatti all'età e quindi ricchi di colori, suoni e interazione. Come nel caso di questa tombola sonora con gli animali della fattoria, amata anche dai più piccini (le Boom Cards in generale possono essere molto utili a stimolare l'attenzione e la motivazione del bambino).


Anche quando abbiamo la possibilità di giocare con il bambino, non dobbiamo mai dimenticarci dei genitori! Continuiamo a guidarli, lasciamo loro lo spazio per interagire con il bambino e mettere in pratica tutte le strategie che abbiamo spiegato. Lasciamo ampio spazio agli scambi "familiari" e non cerchiamo di interagire con il bambino solo in modo naturale e senza forzature.


In sintesi, anche se la teleriabilitazione non è in genere la prima scelta per i più piccini, si tratta di un percorso comunque efficace e che vale la pena intraprendere nel caso in cui il trattamento in presenza non sia realizzabile per la famiglia.

Anche attraverso il trattamento a distanza, con la preziosissima collaborazione della famiglia, possiamo perseguire i nostri obiettivi ottenere grandi miglioramenti nell'area del linguaggio e della comunicazione.


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